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Unioni di Comuni: in aumento i siti online

lentepubblica.it • 29 Luglio 2016

economia digitaleAttraverso un monitoraggio costantemente aggiornato nonché per i crescenti contatti tra l’Anci e le 468 Unioni che ad oggi risultano costituite è stato possibile raccogliere i singoli “siti” di riferimento degli stessi Enti.

 

Sul sito dell’Associazione www.anci.it, nella Sezione Unioni di Comuni al link http://www.unioni.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=808619&IdDett=28268, è disponibile la raccolta per una agevole consultazione di 374 Siti delle rispettive Unioni di Comuni suddivise per Regione.

 

Cliccando sul nome dell’Unione si potrà accedere all’ interno di ogni sito anche al fine di una maggiore conoscenza ed eventuale comparazione della tipologia di aggregazione territoriale. E’ possibile inviare eventuali segnalazioni all’indirizzo email sorbello@anci.it.

 

L’unione di comuni è un ente italiano disciplinato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che recepisce la legge 3 agosto 1999, n. 265, in particolare dall’articolo 32. L’ente è costituito da due o più comuni per l’esercizio congiunto di funzioni o servizi di competenza comunale. L’unione è dotata di autonomia statutaria nell’ambito dei principi fissati dalla Costituzione e dalle norme comunitarie, statali e regionali.

 

Il DLgs 267/2000 la definisce come un ente locale, ma la sentenza della Corte costituzionale n. 50 del 2015 precisa che si tratta di una forma istituzionale di associazione tra comuni.

 

Alle unioni di comuni si applicano, per quanto compatibili, i princìpi previsti per l’ordinamento dei comuni[1], con specifico riguardo alle norme in materia di composizione e numero degli organi dei comuni, il quale non può eccedere i limiti previsti per i comuni di dimensioni pari alla popolazione complessiva dell’ente.

 

 

 

Fonte: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani
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